Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -
Dal 1764 la voce dell'illuminismo a Milano.

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23 aprile 2010

QUANDO IL WELFARE LO FANNO GLI ANZIANI: L'INDAGINE DELL'IRES


Nonni a tempo pieno per la mancanza di asili nido e scuole materne, tutori di bambini soli e responsabili dei loro coetanei non autosufficienti. Gli anziani sono spesso chiamati a colmare le lacune del welfare locale. Offrendo un prezioso aiuto alle famiglie. È quanto emerge dalla ricerca dell'Ires "Il capitale sociale degli anziani"
una famiglia al completo
ROMA - "In Italia sono gli anziani che contribuiscono a sostituire il welfare locale che non c'è, l'inefficienza dei servizi e delle assistenze". È quanto ha affermato questa mattina Carla Cantone, segretario generale Spi Cgil durante la conferenza stampa di presentazione della ricerca "Il capitale sociale degli anziani" condotta da Ires, presentata nei giorni scorsi a Roma. "Spesso gli anziani sono chiamati a sostituirsi alla mancanza di molti asili nido - ha aggiunto Cantone -, delle scuole materne o proprio come accompagnamento, come tutori dei bambini spesso sono soli perché i genitori devono andare a lavorare. Sono anche chiamati a sostituirsi alla mancanza di servizi finanziati da una legge che non c'è per tre milioni di persone che non sono autosufficienti. Devono farsi carico dei loro coetanei rispetto alla mancanza del welfare necessario in questo Paese". Un impegno del tutto volontario che costituisce un ‘capitale' prezioso, nonostante per molti le pensioni non siano sufficienti a coprire i propri bisogni. Per Cantone, su 16 milioni di pensionati che prendono una pensione di 1.200 euro, sono 6 milioni gli anziani che prendono meno di 700 euro, mentre 4 milioni prendono meno di 500 euro al mese. "Sono persone che hanno una pensione molto bassa - ha spiegato Cantone -, limitata e non adeguata a far niente. Proprio per questa grande risorsa che sono i pensionati nel nostro Paese chiediamo di rivedere il calcolo per l'aumento delle pensioni. Il problema è avere una pensione dignitosa perché se la meritano e hanno un carico di lavoro non retribuito che pesa sulle loro spalle. Sono persone che rinunciano a utilizzare la propria pensione per il proprio benessere per metterla a disposizione della famiglia, dei bambini o degli altri anziani invece di occuparsi del loro stato di salute e del proprio benessere".
Una ricerca, quella condotta da Ires, che rafforza la figura degli anziani non come peso, ma come valore all'interno della famiglia e sul territorio. "E' un lavoro che contribuisce alla ricostruzione di un immagine dell'anziano come figura da non continuare a considerare zavorra, peso per il welfare o per la società - ha spiegato Maria Luisa Mirabile, supervisore scientifico della ricerca e responsabile dell'area Welfare e diritti di cittadinanza di Ires -. Anzi, sottolinea il valore sociale e l'importanza del contributo degli anziani alla vita economica, relazionale e sociale sia in ambito privato che collettivo". Un impegno che, però, non deve essere considerato come sostitutivo dei servizi essenziali sul territorio. "Non pensiamo che il contributo che i nonni danno alla propria famiglia - ha aggiunto Mirabile - possa e debba essere sostitutiva dei servizi pubblici che in Italia mancano in maniera drammatica. Pensiamo che questa sia un'attività fondamentale, ma che debba avere un valore integrativo e che possano aggiungere valore a quello che i servizi fanno. L'apporto dato in forma privata va bene, ma ci piacerebbe diventasse generale sul territorio". Per Cantone, infine, in Italia occorre rivedere le pensioni. Una strada percorribile, secondo il segretario Spi, recuperando i fondi dal contrasto all'evasione fiscale per poter pensare ad un nuovo welfare. "Non ci vuole una politica compassionevole, ma una politica basata sul riconoscimento e il valore dei diritti di cittadinanza - ha concluso Cantone -. Bisogna recepire le risorse attraverso il contrasto a una evasione fiscale vergognosa, recuperare risorse per poter rivedere le pensioni e poter avere un'efficiente rete di servizi sociali e assistenziali sul territorio. Occorre una politica economica del governo che guardi più ai diritti di cittadinanza e al welfare basato sulla giustizia sociale, invece di pensare solo allo scudo fiscale". (Giovanni Augello)
(22 aprile 2010)