Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -
Dal 1764 la voce dell'illuminismo a Milano.

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23 aprile 2010

GRAZIE AI NONNI LE FAMIGLIE RISPARMIANO FINO A 1,3 MILIARDI


Ricerca Ires-SpiCgil: sono quasi 7 milioni i nonni italiani, di questi 5.948.000 si prendono cura dei nipoti. L'impegno può essere quantificato tra i 103 e i 194 milioni di ore ogni quattro settimane
nonna con nipote
ROMA - E' l'impegno più rilevante quello che le persone mature e anziane destinano ai nipoti. E' quanto emerge dalla ricerca commissionata all'Ires dallo Spi-Cgil "Il capitale sociale degli anziani. Stime sul valore dell'attività non retribuita". Dai dati emerge che in Italia sono presenti circa 6.911.000 nonni. Di questi, 963.000 non si prendono mai cura dei nipoti, mentre 5.948.000 lo fanno in misura e modalità diverse. Alla luce di questi numeri, l'impegno dei nonni può essere quantificato tra i 103 e i 194 milioni di ore ogni quattro settimane. Il valore del "lavoro dei nonni", in termini di equivalente retributivo, potrebbe ammontare a una cifra compresa tra 566.600.094 (minimo) e 1.063.541.378 di euro (massimo) per quattro settimane. Se si considera il risparmio assicurato alle famiglie dal lavoro dei nonni nella cura dei nipoti, esso si può quantificare in una cifra compresa tra i 495.600.000 euro e i 1.321.600.000 euro annui.
La ricerca voluta dallo Spi Cgil prende le mosse da questo assunto: "Il miglioramento delle condizioni di salute della popolazione anziana ha indirettamente contribuito a suscitare orientamenti politici e culturali secondo cui le persone mature e anziane dovrebbero incrementare il loro contributo al benessere economico e sociale sia partecipando più a lungo alla vita lavorativa sia accettando di dare il loro contributo nelle attività volontarie di tipo solidaristico, sociale e culturale in maniera più strutturata di quanto già non avvenga secondo gli orientamenti soggettivi e le legislazioni vigenti". Senza prendere posizione su questa o sull'opposta tesi, la ricerca fornisce "informazioni e stime originali sul contributo informale già dato dagli anziani al benessere sociale del nostro paese". (Elisabetta Proietti)
(22 aprile 2010)