Terremoto in Nuova Zelanda, estremisti cristiani danno la colpa ai laici e agli omosessuali
Il bilancio del terremoto che martedì scorso ha colpito Christchurch, in Nuova Zelanda, è di 147 morti e più di 50 dispersi. Subito dopo il sisma, scrive GayNZ, Max Legg, pastore della Victory Community Church, ha inviato un messaggio a tutti i parlamentari, sostenendo che “la Nuova Zelanda non può andare avanti uccidendo i bambini non ancora nati, minando l’autorità che Dio ha dato ai genitori nell’educazione dei loro figli, legalizzando la prostituzione e le unioni omosessuali”. Legg ha chiesto di finirla con queste decisioni, altrimenti “qualcosa di peggio scenderà su di voi”. Un sito, christchurchquake.net (ora irraggiungibile), è stato ancora più dettagliato nell’attribuire la responsabilità del terremoto agli omosessuali: a scatenare l’ira di Dio sarebbe stata la settimana bianca omosessuale.
Raffaele Carcano
Raffaele Carcano
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