Atto a cui si riferisce:
S.3/02063 RIO - Al Ministro per i beni e le attività culturali - Premesso che:in data 13 dicembre 2010 è stata presentata, alla Camera dei deputati, l'interrogazione a risposta orale 3-01365 al...
CARLINO, BELISARIO - Al Ministro per i beni e le attività culturali - Premesso che:
in data 13 dicembre 2010 è stata presentata, alla Camera dei deputati, l'interrogazione a risposta orale 3-01365 al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per i beni e le attività culturali, sulla villa Reale di Monza, un complesso monumentale costituito dalla stessa villa e dal parco di Monza, bene culturale di proprietà pubblica ai sensi degli articoli 10 e seguenti del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio);
l'interrogazione verteva sulla procedura ristretta, con bando di gara del 17 marzo 2010, della Regione Lombardia, per il tramite di Infrastrutture lombarde SpA, per l'affidamento del contratto di concessione di lavori pubblici da operare sulla suddetta villa e lamentava la carenza della procedura sotto il profilo della legittimità della scelta del concessionario, della trasparenza delle procedure e dell'oggetto dell'appalto;
il Sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Giro, in data 1° febbraio 2011, ha dato risposta all'interrogazione circa gli orientamenti del Governo in materia;
la risposta, articolata ma sostanzialmente burocratica, non è stata esauriente rispetto alle domande che ancora pongono i cittadini di Monza e Brianza e soprattutto gli 11.000 firmatari di una petizione con la quale, a suo tempo, veniva chiesta la sospensione del bando, affinché l'utilizzo di quest'importante villa del patrimonio artistico e museale italiano sia garantito in termini pubblici e non venga ceduto ai privati incaricati del restauro;
il timore fondato, non fugato dalla risposta del sottosegretario Giro che più volte ha fatto riferimento alla necessità del ritorno economico per il privato incaricato del restauro, è che si snaturi la valenza storica ed architettonica della Villa Reale per trasformarla in una sorta di centro polifunzionale, con interi piani destinati alla congressistica, alle attività commerciali, alla ristorazione, all'interno e all'esterno della villa medesima;
da notizie di stampa del 29 marzo 2011, inoltre, risulta all'interrogante che la Commissione aggiudicatrice dell'appalto in tre mesi ancora non ha dato risposta alle aziende che hanno partecipato alla gara, e si adombra che ci siano state irregolarità tali nell'appalto da giustificare un possibile ricorso al Tar e che per tale ragione, la commissione sia bloccata,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario dare una risposta reale ai timori dei cittadini di Monza e Brianza sul rischio di una privatizzazione di villa Reale, con conseguente compromissione della sua funzione pubblica;
se non ritenga di intervenire per verificare la legalità della procedura seguita da Infrastrutture lombarde SpA e, in caso di irregolarità, attivarsi per la revisione della procedura stessa;
se non ritenga necessario intervenire in via definitiva per fare in modo che il complesso monumentale sia preservato quale reggia, come si è fatto per Caserta e, recentemente ed ottimamente, per Venaria reale, e perché sia utilizzato a scopi prevalentemente culturali.
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