Un amica ha scritto:
"DIAMO LE CASE POPOLARI ALLA GENTE PER BENE. SICUREZZA; MIX SOCIALE E NIENTE PIU' AMIANTO. Domani ore 17.30 c/o Acquario Civico via gadio 2 con Rozza, Davite, Penati, Majorino, Cornelli e i comitati inquilini dei quartieri popolari
diamo la casa alla gente per bene, giovani, anziani, lavoratori, famiglie e pensionati.Cambiamo la legge regionale 27 che aumenta gli affitti solo per riparare i bilanci impazziti delle Aler sulla pelle degli inquilini, cambiamo l'intero sistema di edilizia pubblica voluto da Formigony e company che tassa i risparmi dei cittadini e che soprattutto produce disparità di trattamento tra cittadini e non consente di assegnare gli alloggi liberi compresi quelli appena realizzati!"
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La nostra risposta:
Non balle ma proposte chiare e definite altrimenti il nostro voto se lo scordano- Chiaro?
Pennati deve dire cosa vuol fare non in modo generico e vago.
ALER deve essere ristrutturata completamente non deve essere un ghetto per i voti dei vari politici. ne la fonte delle poltrone per le varie convenienze ed il guadagno per studi legali inutili anzi utili al creare scontento tra gli inquilini e a fruttarne la miseria!
La ristrutturazione deve partire da leggi sulla casa che levino dalla emarginazione la gente e che dia la possibilità di compensare socialmente sarebbero già sufficienti leggi come a Parigi o Londra o Brelino.
Noi abbiamo già effettuato una comparazione internazionale nella quale vengono presi in considerazione parametri ovvi: dai servizi ai vari costi collaterali, al valore REALE DI MERCATO, non quello fittizio oggi ancora proposto dai politici, convinti della nostra stupidita e stoltezza; è ciò che emerge da questa situazione Televisiva, vergognosa, primitiva, emarginante.
Quello che defice è la capacita di valorizzare il territorio non ha fini personali o delle grandi lobby immobiliari ma dedicati alla collettività per elevare la qualità della vita di esseri umani non di schiavi emarginati nei ghetti!
Basta abbiamo già perso troppo tempo questi signori sono lautamente da noi pagati e sarà bene che ci diano delle risposte chiare.
Altrimenti non siamo obbligati a votare al meno peggio, attualmente la scelta è non votare li faremo vergognare davanti al mondo (forse non questa volta, ma presto, molto presto).
Salis