Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -
Dal 1764 la voce dell'illuminismo a Milano.

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7 febbraio 2010

Cosa non ci s'inventa per non perdere clienti! Lo Stato Pontificio colpisce ancora!

Verso la fine di gennaio è stata diffusa la notizia di uno studio, condotto dall’Università di Padova su 64 pazienti e pubblicato sulla rivista Current Alzheimer Research, secondo il quale la religiosità rallenterebbe la progressione dell’Alzheimer. In particolare, il gruppo di pazienti con “basso livello di religiosità” avrebbe avuto una perdita delle capacità cognitive del 10% in più rispetto agli altri con un livello di religiosità più alto. Uno degli studiosi che ha condotto i testi, il professor Enzo Manzato, ha affermato non solo che – prevedibilmente – “gli stimoli sensoriali provenienti da una normale vita sociale rallentano il decadimento cognitivo”, ma ha aggiunto che “sembra essere proprio la religiosità interiore quella in grado di rallentare la perdita cognitiva”. Intervistato in merito, Manzato aveva persino affermato che: “Non si tratta quindi di una ritualità cui si associano determinati comportamenti sociali, bensì di una vera e propria tendenza a ‘credere’ in una entità spirituale”.
Ovvio che la notizia è priva di qualsiasi cognizione scientifica ed è  di un integralismo che la storia conosce. 
Certo fa riflettere che sia in questo, come in altri casi,  per esempio definiti pazzi gli evolizionisti e altre esaltazioni supportate con disquisizioni pseudocientifiche, atrtibuiendo incompetenza a scienziati e ricercatori non creazionisti sia la cultura dominante in Italia!
Quanto male fanno  per la loro avidità e vanità!