Gli scienziati di MGU prevedono di ridurre il tempo di elaborazione dei dati relativi alla decodifica del genome umano fino ad un giorno. Il problema può essere risolto da un nuovo supercomputer progettato all’Università principale della Russia.
Il supercomputer di MGU consentirà di effettuare 500 mila miliardi di operazioni al secondo. É il decuplo di quanto viene fatto dall’attuale supercomputer universitario “Cebyshev”. Gli specialisti che si occupano di studio del genome umano fremono trepidanti nell’attesa del nuovo supercomputer,- dice Nikolaj Ravin , vice direttore del Centro di bioingegneria presso l’Accademia delle Scienze russa.
N.RAVIN: La decodifica del genome umano è articolata in due parti. La prima consiste nella lettura della successione, una specie di definizione delle lettere in libro. La tappa N 1 non ha nulla a che vedere con i supercomputer. La seconda tappa in cui serve effettivamente un supercomputer rappresenta la composizione del testo integrale di un genome umano mediante singoli elementi. É un immenso volume di lavoro computerizzato. In questa tappa il supercomputer è un elemento necessario per fare un’analisi di dati ottenuti.
Secondo le parole del rettore di MGU Viktor Sadovnikcij, dal 2001 lo sviluppo dei sistemi informatici ha consentito di ridurre la durata della decodifica da 10 anni fino a 3 mesi, e le spese – da 3 miliardi di dollari fino a 2 milioni. Ora lo scopo che ci si prefigge è quello di ridurre il tempo fino ad un giorno, e le spese – fino a mille dollari.
La riduzione del costo e del tempo di decodifica del genome umano è una condizione necessaria per lo sviluppo della medicina individuale. Il nuovo supercomputer di MGU offre la possibilità di realizzare per ogni uomo il suo passaporto genomico,- spiega il vice direttore del Centro di bioingegneria Nikolaj Ravin.
N.RAVIN: Il genome umano che era stato definito nel 2001, è una cosa generale. Siccome tutti differiscono tra di loro, il passaporto genomico è una specie di libro in cui sono indicate le caratteristiche di ogni singolo uomo in base alle quali può essere individuata la predisposizione genetica a varie malattie – cancro, infarto ed altre. Per realizzare un simile passaporto genetico individuale occorre leggere proprio il genome di un uomo concreto.
La realizzazione dei passaporti generici individuali consentirà di individuare e prevenire lo sviluppo di gravi malattie ereditarie il che, in sostanza, è lo scopo dello studio e della decodifica del genome umano. Inoltre, assicurerà un approccio individuale verso il trattamento di varie malattie,- dice Vladimir Sulimov, Responsabile del Laboratorio di sistemi informatici e di tecnologie applicate di programmazione presso il Centro di Ricerche Scientifiche sul Calcolo Elettronico di MGU.
V.SULIMOV: Uno dei problemi derivante dalla decodifica del genome umano è il seguente: occorre imparare a prevedere, in base ai risultati degli esami di laboratorio, quale trattamento terapeutico è opportuno applicare in ogni caso concreto per potere evitare le eventuali effetti collaterali. Una delle direzioni nella soluzione del problema è proprio l’uso dei supercomputer.
Il nuovo supercomputer di MGU dovrà cominciare a funzionare in pieno regime già nel primo trimestre del 2010. E nell’autunno 2009 è in programma la messa in opera sperimentale dell’impianto informatico.