Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -
Dal 1764 la voce dell'illuminismo a Milano.

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12 aprile 2016

VOTARE O NON VOTARE QUESTO E' IL DILEMMA!

VOTARE O NON VOTARE QUESTO E' IL DILEMMA!

La situazione attuale,  con l’incognita di come finirà, sta attraversando l’attuale difficile periodo di sconforto sociale generalizzato e ci induce alla presa di consapevolezza della nostra individuale inutilità sociale, mancante di quella partecipazione attiva necessaria a far sentire ogni individuo parte del sistema. Rendendoci conoscenti di appartenere a greggi gestite dal sistema il quale sottrae e deruba  la vita  alle genti impedendone l'individuale apporto evolutivo. 
La volontà la libertà di partecipazione è da sempre stata negata  imponendo la falsa ragione con la forza di leggi e regolamenti inique e, nella paura  dalla improbabile collera divina.   
Gli accordi commerciali segretiNelle culture evolute la capacita di comprensione e l’evoluzione tecnologica scientifica aggiunte alle rivelazioni attuali stanno minando la fiducia nei governi, anche su questioni non correlate alle rivelazione sull'evasione fiscale e facendo prendere conoscenza di quanto in parte nascosto, tra cui vari trattati internazionali commerciali segreti (TIP ecc.) sull' adesione all'Unione europea del brevetto britannico e un referendum olandese su un patto commerciale proposto con l'Ucraina che è stato sconfitto la scorsa settimana, l’ingiustificata mancanza di registri di proprietà dell'azienda e della condivisione globale delle informazioni cardini per combattere i paradisi fiscali. 
Una sfiducia che in Italia deve anche fare i conti con gli inganni fatti al fine di far accettare tasse inique gestite al sol fine di alimentare stipendi ricchi e posti di lavoro come scambio di voto.
Carrozzoni non orientati al benessere ma imposti secondo uno schema burocratico di raccomandazione, come L’ ACI,  anni di prepotenze dispotiche incapacità gestionale che ora deve prendere atto che la gente si è stufata e non paga, altro che Marketing sociale!
Il Governo da tempo avrebbe dovuto forgiare una risposta globale per combattere l'evasione fiscale, organizzare registri delle imprese e coordinarli globalmente.  
Il sistema oggi ha intuito e ha paura che vengano posti a nudo i meccanismi interni strutturati o dimenticati al finiti per favorire (per causa o effetto)  l’evasione fiscale, attualmente confermata anche dalle vicende dei  paradisi fiscali off-shore
Le perdite di fiducia generale vede come i politici si trovano sulla difensiva contro i gruppi populisti arrabbiato dalla crescente disuguaglianza e la gente comune consapevole ormai stufa e assente.

In questo contesto ci stiamo avviando alle prossime votazioni per le quali il sistema,politico cerca di contenere il crescente allontanamento dalle urne mettendo in passerella mediatica giudici e politici,  senz'altro degne persone, anzi le più degne affinché siano credibili, ma superate per i tempi.
Il voto resta una conquista democratica non estinguibile nella comunità internazionale un dato di fatto ormai consolidato in tutte le strutture più o meno democratiche, non andare a votare non è rinunciare ad essere cittadini, non è rinunciare ad essere democratici, è aggiungere una alternativa al voto, “Non voto poiché mi avete troppo ingannato e state ingannando facendomi sperare”.
Come aver fiducia dopo che ancora si impedisce ogni miglioramento della qualità della vita di lavoratori e pensionati?
Come aver fiducia quando ci si trova ad dover affrontare una burocrazia formata su ostacoli architettonici cognitivi.
Come aver fiducia quando le leggi vengono fatte ormai secondo schemi di valenza interpretativa dubbia per poi rivelarsi solo a favore dell’arricchimento del sistema a discapito della classe produttiva?
Come aver fiducia in un sistema che impedisce di fatto la trasparenza, la conoscenza,  accessibile a tutti?
Come aver fiducia in un sistema che gestisce la comunicazione sfruttando l’opportunismo intrinseco nella natura umana senza lasciar spazio alla maggioranza della gente?
Potremmo proseguire nel domandarci del perché dovremmo aver fiducia ancora in questo sistema, ma alla fine sorgerebbe l’indignazione e lo sconforto poiché hanno tradito troppe volte.
La riforma Costituzionale è importantissima ma è valida? Dovrebbe dar certezza interpretativa e, quando il Dott. Renzi  parla, dovrebbe anche comprendere che oltre alla sua magistrale esposizione giustificativa del suo operato fatta in Parlamento , necessita una vera riforma sulla interpretazione della stessa Costituzione al fine che anche dall’articolo 1 « L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »
Non venga più interpretata come:
  • Che il “fondata sul lavoro” non sia quello  degli altri, necessita escludere le forme di sfruttamento sociale e politico oggi assunte quali  forme di lavoro!
  • Che la sovranità del popolo venga effettivamente data al popolo rendendolo conosceste e attuare l'accessibilità  alla sovranità popolare che, scaturisca dalla partecipazione generale individuale della res-pubblica,  attuabile solo attraverso la trasparenza e,  far superare, non  sfruttare le deficienze cognitive imposte attraverso l’istruzione volutamente indirizzata all'oscurantismo. 
Non andare a votare è obbligare il sistema a dover prendere consapevolezza che il popolo Italiano è formato da persone che votano e altre che non votano e anche di queste devono prendere responsabilità e non cercare di far diminuire il dissenso del non voto solo attraverso opinion leader in concomitanza delle elezioni, ma strutturando una politica di coinvolgimento e partecipazione (altro che divario digitale imposto! VERGOGNA).
Il Dilemma non si conclude qui,  poiché noi popolo, cittadini, ci troviamo davanti ad una imposizione obbligata della politica poiché sulla scena  quando sono apparsi nuovi soggetti politici la comunicazione di sistema li ha adattati al sistema di corruzione e malaffare  imperate.

il Governo Renzi  è stato eletto dal Parlamento ma oggi il Parlamento non è la proiezione obbiettiva del popolo, è il frutto di ritardo culturale imposto da una manipolazione del sistema attraverso una mancato aggiornamento culturale e tecnologico. 
Questo lo si evidenzia poiché in una città come Milano  il peso della partecipazione attraverso  ile nuove tecnologie è del 6% ( vedi sondaggi Passera) quando in altri paesi europei si arriva a più del 70%.
Qui non si tratta di ignoranza procedurale costituzionale, non si tratta di applicare una burocrazia interpretativa, si tratta della effettiva volontà di far partecipare il popolo o far finta assumendosene tutti i privilegi del potere personale e pertanto non Democratico.
La magistrale interpretazione del Dott. Renzi in parlamento ne è stata la riprova, non votare è sfiduciare il sistema affinché il sistema Democratico prenda atto della necessità di far partecipare il popolo!
W l'Italia, W l'EUROPA!

Ecco perché non si fa la trasparenza!