Un attimo.foto web
Ieri per un attimo sull’onda della giornata dello spazio un
attimo, solamente un attimo, la serenità ha attraversato il tempo. Poi tutto è
tornato come prima.
Dalla fine del secondo conflitto armato mondiale, l’Europa affronta per la prima volta, unita ma divisa, la situazione da moti impegnata con la definizione guerra. L’emozionalità del momento ci trascina inesorabilmente in questa avventura; secondo alcune visioni il più grande torneo di poker che si sia svolto, per più raffinate emozioni torneo di scacchi. Tra i potenti nessuno è escluso nella nobiltà degli intenti, noblesse oblige, più alto è lo status, maggiore è la responsabilità.
Per sapere come andrà ci si può rivolgere a
cartomanti e indovini o riuscire a fare un salto nel tempo per vedere il
futuro.
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Per il momento, sotto la guida illuminista, di posizionamento
storico, che comprende come uno scritto, una canzone, un pensiero, assumono
significati diversi secondo il posizionamento di lettura, pensando a quando in
una missione nello spazio verrà letto e interpretato un testo indicativo da e
della prospettiva. facciamo l'esperimento e ci collochiamo virtualmente in un immaginario, imposta zona di confine, nelllo sperare di superare lo sperando anche per
quest’anno.
La lettura è nel comune estrapolando, nel The Hill , un quotidiano apartitico incentrato sull'attualità politica pubblicato a Washington, DC.
Nel 2020, The Hill ha vinto il primo premio per i lungometraggi della Society of Professional Journalists', per la storia "Inside the Secret World of the CIA's Social Media Team", In questo momento propone l’opinione di Joe Gantz , (ricordiamo la sua regia in “Inverno americano”.). The Hill espone in una visione dell’attuale. "Il denaro è una dipendenza e abbiamo bisogno di un intervento".
Riflettere sulla trasversalità in visione appare interessante, in un momento fragile come questo. Specie nella sua interpretazione adattativa
in realtà locali, dove obsolete stratificazioni cercano di rimanere al dominio,
ripercorrendo vecchie strade lastricate di schiavitù e sognati classismi, per
ripristinare e mantenere posizioni di privilegio per alcuni essenziali, per altri e ignorate per altri ancora, nel trovarsi nella ignoranza
strutturale.
La discussione va ben oltre, riguarda quelle classi professionali e non,
che si sono chiuse nel proprio guscio. La cultura dell’”arrivato” entropia del concluso, mentre il mondo prosegue, non si ferma e non lo si può fermare, puoi cercare di adattarlo riproponendolo in versione aggiornata...
Settori di rilevanza sociale come medicina, architettura,
insegnamento, scienza, arte, economia, organizzazione, ecc. globalmente
proseguono la loro crescita s’interconnettono, nascono centri di espressione
globale di comprensione e conoscenza dell’altro, cercano di superare limiti esclusivisti, aperti senza esclusione.
Classi sociali, una
volta definite esclusivamente amanuensi trovano ragioni oltre ad obsoleti spazi
imposti al loro limite di servizio, è un fenomeno globale che arriva sin dalle radure africane. L’isolamento culturale sociale indetto
dal numero dei trascinati nel coro, diventa isolamento sociale, conta invece la
qualità globale che diventa comprensibilità. La stessa visione delle piazze ghermite di persone applaudenti
diventa analisi di qualità e trasparente.
Ben diverso dal concetto della filosofia verticistica alla Formigoni
(quale esempio ma non unico) dell’incatenare la gente, le persone, con
burocratiche interpretazioni. Comprensione verticistica inversa la si trova in alcune filosofie monarchiche nell’essere incatenati alla gente alle persone
nel cercare di offrigli tutta la conoscenza per una esposizione aperta delle loro opportunità.
Altre strutture di organizzazione, nella comune umanità consapevole sono tendenti allo sviluppo, le troviamo sia nel comunismo evoluto che in democrazia
evoluta, che nella monarchia evoluta. Quale sia il tipo migliore o l’incontro
per estrapolarne il meglio è nel progresso, nella conoscenza responsabile e consapevolezza
delle comuni convinzioni.
Come molti sostengono siamo, stiamo arrivando o dovremmo
arrivare, anche e attraverso le attualità di cori globali al “reset” necessario
per affrontare una nuova era.
Chissà! ... Nel nostro piccolo anche noi abbiamo bisogno di denaro per sopravivere.
MM
Nota cautelativa sulle interpretazioni.