Ma come vanno le cose?Dianthus plumarius
Premettiamo che i dati le comunicazioni che abbiamo rilevato,
pur estrapolati da fonti da noi ritenute affidabili nella loro possibile
trasparenza limitata dal contesto globale; ovunque si tace e si
secretano i dati, nella logica di una ragione superiore o ragion di Stato, non diffusi
alla conoscenza comune. Nel però che s’intravede che,l contesto dei giochi
geopolitici la capacità concorrenziale aumenta.
Geopoliticamente la guerra è una cosa triste e brutta, ancora
come in altre fasi storiche percorse ha ricordato al mondo che la sicurezza non
è un lusso.
Gli affari ne traggono vantaggio. ma svelare i dati
sull'export/import della difesa potrebbe portare ad una fiducia nel attualmente impossibile,
nel paradosso che se non finiscono i conflitti arrivare alla trasparenza è un
sogno, e se pur giungessimo a questa visione globale qualcuno non sarebbe d’accordo
e risorgerebbero incidenti emblematici, nel su chi è stato e l’oltre, mentre le
partii si scontrano.
Nel distinguo, export/import della difesa, potrebbe essere valorizzato per le quote di
transazioni effettuate tramite accordi tra paesi e quelle tra industrie e
clienti finali, le cosiddette transazioni G to G, i accordi "Government to
Government", che appaiono in continua crescita e limitati generalmente dal
rilascio attraverso i Ministeri dei permessi di esportazione: Verso i paesi non
“amici” e paesi stranieri che cercano, acquistano, in sistemi paralleli da altri paesi, che sono più a loro disponibili.
Oltre ad un mercato che si muove nella foschia, nello
sconosciuto e conosciuto intoccabile, e dove le frontiere non sono un limite in
una posizione strutturale sociale politica definita secondo appartenenza. Il
vantaggio economico per le industrie della difesa secondo alcuni “pettegolezzi”
aveva già visto un forte implemento prima di questa guerra. Un calcolo che va ben oltre e che porta nella
sua intelligente valorizzazione economica sociale nel rendere inevitabile lo
scontro e che i futuri libri di storia spigheranno se il così detto aggressore lo
sia o sia la vittima…
Purtroppo conseguente, poiché fisionomico alla organizzazione sociale
nei contesti d’insieme strutturato, emergono i furbi, i
farabutti, che individuando le loro opportunità l’assenza di una matura capacità
sociale di autodifesa per impoverimento, - potere soldi - vampirizzano le fasce
povere o rese tali al fine di ottenere,
di qui la distruzione di culture e persone, il tritacarne sociale della
burocrazia nel suo avido opportunismo del “Spesso è più sicuro essere in catene
che liberi” … Povero Kafka così interpretato, forse sarebbe meglio per chi
vuole incatenare s’incatenasse prima lui, è la trasparenza che vuole applicarsi solo ai paria,
il presente nel futuro è l’idiota che ti domanda se sei bianco o nero, l’arroganza
di chi ti domanda in pace se amico o nemico pensando di farla franca, il bene o
il male, pensiero fascista nel cercare d’obbligare gli altri, metterci ancor di
più incatenati.
MM