In molte società, la vecchiaia è associato con la saggezza ed esperienza, e le persone anziane occupano una posizione chiara e rispettato l'ordine sociale. Nella Unione europea di oggi, questo non è sempre il caso. I risultati di Eurofound's secondo European Quality of Life Survey (EQLS 2007) dimostrano che le persone anziane corrono il rischio di essere esclusi socialmente. Dieci per cento degli over-65 relazione la sensazione di essere 'lasciato fuori della società'. Condizioni materiali difficili svolgere un ruolo nella percezione di esclusione sociale: nei nuovi Stati membri, il 70% delle persone sopra i 65 segnalano difficoltà a sbarcare il lunario.
Nel 2008, l'età media di pensionamento era 61,4 anni. Alcune aziende che apprezzano le qualità personali dei lavoratori anziani e le competenze acquisite durante la loro carriera hanno guardato innovativi modi per tenerli in materia di occupazione più a lungo. Le questioni chiave per il mantenimento dei posti di lavoro sono più per prevenire burn-out, che può verificarsi a qualsiasi età, per mantenere l'occupabilità e per il valore del contributo dato, garantendo motivatiion e redditività del lavoro.
Cetamente se in Italia ci fossero meno raccomandazioni le cose si potrebbero vedre in altro modo.
Oltre a ciò va pensato che il governo con le sue lobby prima affama i vecchi e dopo gli da qualche speranza, poi affama i giovani e gli qualche peranza.
IL lavoro non c'è per tutti poiché la mancanza di riforme che dovevano essere conseguenti al salto tecnologico non ci sono state, ed oggi è tardi, il travaso dei lavoratori nella ricerca, nello studio, nella qualità della vita, non è avvenuto e non sta avvenendo, il nostro governo non fa altro che prima affamare gli anziani oltre i 45 anni e poi in alternativa i giovani, scaricando il peso sulle famiglie e arricchendo lo Stato Pontificio per averne il sostegno. ( cerca la soluzione in un conflitto generazionale)
IL lavoro non c'è per tutti poiché la mancanza di riforme che dovevano essere conseguenti al salto tecnologico non ci sono state, ed oggi è tardi, il travaso dei lavoratori nella ricerca, nello studio, nella qualità della vita, non è avvenuto e non sta avvenendo, il nostro governo non fa altro che prima affamare gli anziani oltre i 45 anni e poi in alternativa i giovani, scaricando il peso sulle famiglie e arricchendo lo Stato Pontificio per averne il sostegno. ( cerca la soluzione in un conflitto generazionale)
La verità è che nacando riforme non c'è lavoro ne per i giovani ne per i vecchi!