Alcuni "giornali" dando fiato alle loro trombe condannano il rilascio, per fomentare l'opinione pubblica.
Ci domandiamo come mai non urlino così contro gli interessi personali, le truffe mediatiche, le ingiustizie. Forse perché sono loro a fomentare l'esasperazione, la frustrazione la distruzione di ogni speranza, difendendo le ingiustizie, la non partecipazione.
Ma cosa volete possa importargli, per pubblicare ricevono lauti contributi dallo Stato e avanti così, si mangia sempre sulle spalle dei più deboli.
Una cosa è certa, questi ragazzi avrebbero fatto a meno di andare a manifestare a Roma, se non vi fossero state delle gravi cause e sopratutto avessero potuto partecipare allo sviluppo sociale in un altro modo, reale non strumentalizzato, Democratico partecipativo.
La violenza è l'estrema reazione degli impotenti; la violenza di Stato "ammirata" in alcuni pestaggi, è gratuita e perversa, degna di coloro che l'hanno comandata.
La Libertà concessa per i 22 ragazzi rappresenta la speranza che la Giustizia non sia completamente morta, inoltre si allinea alle giustizia delle altre Democrazie Europee.
Gli inviti alla repressione sono vergognosi, rappresentano uno Stato che non riesce a dialogare con i cittadini se non attraverso i manganelli e la forza.
Che tristezza!