11 marzo, la situazione.
"Cosa c'è da sapere...o quel che sappiamo".
Le guerre tirano fuori il meglio dalle persone e il peggio, e la guerra contro un nemico invisibile non è diversa.
La malattia alla fine si calmerà... come un fastidio endemico piuttosto che un terrore. Nel frattempo, ci ha già cambiati e ci cambierà.
END GAME.
L’epidemia coronavirus registra un netto contenimento della
crisi in Cina, le misure draconiane sembrano funzionare tanto da formulare
previsioni di ripresa economica.
La stampa internazionale riporta err l’Italia: Coronavirus, chi far morire.
Nessuno era preparato a questa epidemia, in Italia si sguazza
nella confusione ma abbiamo la percezione è che la situazione sia ben più grave di
quanto detto.
Questo è anche avvallato dal fatto che di comune sapere e
riportato dalla stampa internazionale che l’invito alla responsabilità più
volte rilanciato da politici, esperti, e anche dai media, non è stato lasciato cadere
nel vuoto.
La SIAARTI, la Società italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione
e Terapia Intensiva, ha redatto un
documento, che vuole essere solo una raccomandazione per anestesisti e
rianimatori, ma che parla molto chiaro.
Certo ad estremi mali estremi rimedi, ma questo è vero è necessario o vi sono soluzioni a difesa della dignità delle persone?
Sempre da fonti ufficiali veniamo a conoscenza che sebbene la Cina stessa abbia ancora bisogno di una grande quantità di materiale medico, il paese, superando le difficoltà, offre all'Italia assistenza come materiale medico, comprese le maschere per il viso, e le esportazioni di forniture e attrezzature per soddisfare l'urgente necessità dell'Italia.
Il che significa anche che si potrebbero implementare i posti in terapia
intensiva e se ci si dovesse trovare in una situazione in cui si presentano un
giovane con complicazioni respiratorie gravi da Covid-19 e un anziano o una persona doviziosa e una malagiata con il medesimo quadro clinico, e non ci
dovessero essere posti per entrambi in terapia intensiva la scelta può essere superata
e non verrà così attuata la selezione, se
sarà il primo a entrarvi o il secondo. Inoltre superare l'ipotesi che si voglia far cassa sulla pelle degli anziani. La Croce Rossa della Cina ha anche preso in
considerazione l'invio di una squadra medica in Italia e le due parti hanno
comunicato questo, ha detto il direttore della Croce Rossa del direttore cinese
Chen Zhu martedì al Global Times martedì.
Se questo riguarda l’aspetto strategico sanitario, vi è
anche un aspetto sanitario economico circolante da tenere in considerazione e
che anche se non viene detto e che riguarda la propagazione del virus
attraverso il denaro, in Cina che fa scuola essendo la prima ad aver reagito
all’epidemia il modo in cui le banche in Cina ottengono le banconote "lavate"
in mezzo allo scoppio del coronavirus è
quello che dopo aver spruzzato le scatole con un disinfettante, i dipendenti
espongono i contanti alla luce ultravioletta per almeno 30 minuti. Il
denaro "lavato" poi viene “messo in quarantena" per 7-14 giorni
prima di rientrare nel mercato. Misura
in utile?
Certo molto fastidiosa.
Certo molto fastidiosa.
Ad maiora.
Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle del “il Caffe sapere aude”: