Una breve riflessione sulla giornata della biodiversità occorsa ieri.
Le note della giornata della biodiversità sono corse in
tutto il mondo mentre stiamo affrontando una crisi ambientale senza precedenti
con un gran numero di specie sull'orlo dell'estinzione e le temperature globali
che continuano a salire.
Parlare di questa giornata in modo obbiettivo indipendente è
molto, molto difficile. Monitoraggio,
indicatori di biodiversità nei vari ambienti hanno visto i media
attrarre l’attenzione estrapolando a piacimento dalla globalità della questione alcuni
temi e li hanno esposti quali emergenti primari.
Per semplicità anche noi riflettiamo in un contesto, quello del maggior disastro che stiamo vivendo ovvero il COVID. Tra le varie ipotesi teoriche che la scienza ci ha dato sulle origini della pandemia, esiste quella che il Covid abbia la sua origine a causa delle variazioni ambientali in corso, in effetti se guardiamo le storiche di altre pandemie notiamo un coincidere con momenti di fragilità ambientale. Ma questo non ha invaso le corsie del sapere ipotetico appare fattibile. Quello che è stato esasperato dal dominio mediatico è la responsabilità, aprendo a questo o quello ed imputare la colpa a secondo il proprio interesse. Inchieste e dossier OMS sulle origini ancora misteriose del virus, hanno lascito spazio ad opinion leader nell’ imputare la responsabilità a secondo il proprio interesse, strutture del ripetersi dii antiche manie di caccia alle streghe. Una deviazione strategica nell’ inquadramento della problematica a fine e scopo, che giunge negando proprie responsabilità sino all’esasperarsi di alcune forme di razzismo emergente.
Da questo interesse evidenziato, nella nostra semplicità non
comprendiamo come si possa scindere la biodiversità che ricorre il 22 maggio, dalla
diversità biologica che ricorre il 22 aprile.
La Convenzione sulla diversità biologica è una convenzione internazionale per la protezione delle risorse biologiche della terra ed è stata adottata dal Comitato di negoziazione intergovernativo avviato dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente a Nairobi il 1° giugno 1992 È stato firmato dai paesi firmatari alla Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro, Brasile. La Convenzione è entrata formalmente in vigore il 29 dicembre 1993. Le decisioni importanti relative all'attuazione della "Convenzione sulla diversità biologica" devono essere approvate dalla Conferenza degli Stati parti. Inoltre, il TRIPS e la Convenzione sulla diversità biologica, la protezione della conoscenza tradizionale e del folklore è uno dei suoi temi prioritari. un metodo di protezione diverso dal sistema dei brevetti, Sia l'Accordo TRIPS che la Convenzione Internazionale per la Protezione delle Nuove Varietà di Vegetali tengono conto delle peculiarità della protezione delle nuove varietà vegetali, in termini di protezione e utilizzazione di animali e risorse genetiche vegetali, l'Accordo TRIPS e la Convenzione internazionale per la protezione delle nuove varietà di piante. Non dovrebbero esserci conflitti tra la Convenzione sulla diversità biologica; la conoscenza tradizionale e la biodiversità.
Non solo, di fronte alle sfide poste dalle questioni
ambientali umane, il diritto internazionale (ambientale) ha sviluppato il
concetto di "preoccupazioni comuni dell'umanità" per affrontarle. Le
preoccupazioni comuni dell'umanità si basano sul riconoscimento e sul
mantenimento degli interessi comuni dell’umanità. Il concetto è stato
gradualmente stabilito nel diritto internazionale, in particolare nel diritto
ambientale internazionale, da quando è stato proposto. La connotazione di
questioni di interesse comune dell'umanità comprende almeno tre elementi:
sovranità su questioni di interesse comune, responsabilità comuni ma
differenziate e obbligo di solidarietà e assistenza.
Da moltissimi anni studi sia pubblici che privati avevano analizzato e avevano avvisato, ma sono rimasti inascoltati. Mentre altri interessi sia privati che pubblici spostano nella nostra demenza l’attenzione su marginalità d’interesse e di evidenti contraddizioni.
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