Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -
Dal 1764 la voce dell'illuminismo a Milano.

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3 settembre 2021

buonanotte fiorellino.

 Buona notte fiorellino.

Settembre d’incognite, La pandemia incombe, e mentre l’informazione seria espone domande per avere risposte scientifiche ponderate, quella da strapazzo detta certezze e pubblica gerarchetti mimetizzati da democratici che dettano le loro assoluzioni. Nel mentre, diventa difficile comprendere perché ci si debba vaccinare per non contagiare i già vaccinati, nella trasversalità delle varianti incognite. L’altro enigma risulta la prevenzione confusa con l’interrogativo del perché si stiano tracciando le persone con green pass o altro e non si sia da tempo tracciato il/i virus e conseguenzialità certe; non una questione di scienza e ricerca ma solo una questione organizzativa e di rete informatica, eppure la tessera sanitaria dovrebbero averla tutti e anche il codice fiscale.

Pertanto, non polemiche ma constatazione dello stato di salute del sistema, questo non è che l’ennesima espressione di quel disfacimento culturale che corre dalla spazzatura ai servizi pubblici al sistema di rifornimento delle grandi metropoli, al traffico, ecc. che non hanno o non vogliono risposte.

Nel frattempo, la spinta al troppo, richezza, bellezza, ecc. è la strategia di marketing imposta, il sogno di ricchezza che è stato venduto negli scorsi anni e ha sconfitto il comunismo, oggi vede nel sogno degli immigrati lo scatenarsi delle incongruenze e pertanto nel loro sogno di ricchezza ognuno trova la soluzione di confine, per soddisfare i sogni che gli sono stati venduti. Anche quelli che hanno creduto nel lavoro e ora vecchi si trovano davanti alla misera realtà nella manipolazione mediatica nascosta.

È una questione di marketing, la ricchezza per poter avere ciò ingolosiva e ingolosisce  le genti,  ha sfruttato programmando  il marketing della obsolescenza programmata per creare a sé un ecosistema dipendente, oggi si scontra con l’impoverimento sostanziale di una fascia di popolazione che non può adeguare i propri guadagni, ma viene  costretta ad un mercato libero condizionato dalla obsolescenza che ha fatto lievitare le sue competenze adeguandone i costi, questo pesa solo ed esclusivamente su quelle fasce fragili a con reddito controllato. Non parliamo ne indichiamo il difetto solo della eccellenza dei paradisi fiscali globali intoccabili, la "fame" è diffusa, trasversale e verticale, il che ha scatenato il bisogno di soddisfare la "fame" ad ogni costo, mentre i media trasmettono in tempo reale le loro opinioni d’indirizzo dimenticando una seria e costruttiva, indipendente analisi sociale.

Convenienze, giri di potere, che si confondono tra il privato e il pubblico, indirizzando scelte che toccano nel silenzio questioni di appartenenza sociale, ideologica, politica e raziale, nella esaltazione del proprio gruppo.

Tempi difficili per i più fragili nella speranza di un nuovo rinascimento tra gente cieca o obbligata al non vedere >(..)<, e le sue guerre.



Tra i soppravvissuti lo sguardo punito di un giro turistico nelle situazioni banali in cui sono stato.

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